martedì 5 ottobre 2010

FRASI CELEBRI

Il grande silenzio dei cani ci consola delle futili parole degli uomini.

(Chaumont)

lunedì 4 ottobre 2010

IL COCCODRILLO FARUK ED IL PRODE CAVALIERE

Harold sta passeggiando come ogni pomeriggio in compagnia di Puffetta, la sua dama di compagnia.
Il piccolo Harold è soprannominato “il prode ” per via di una chiazza di pelo d’argento che ha proprio lì, sul petto, simile ad un’armatura come quella  indossata dai cavalieri della saga di re Artù.
Pur essendo uno splendido esemplare di Workshire, comè, come non è, Harold era l’unico cane della contea di Worshord ad avere una dama di compagnia in carne ed ossa.
Il motivo di tanta fortuna si perdeva nella notte dei tempi. Illazioni e leggende sulla vita di Harold se ne erano sprecate a dismisura, ma nessuna era riuscita a far luce sul motivo per cui quello splendido cagnolino dal petto coperto dall’argentea armatura avesse il privilegio di avere una dama di compagnia.
Puffetta, bassa e rotondetta, con un anacronistico cappello con la coccarda ed un ombrellino di raso bianco sempre a braccetto, aveva il quotidiano compito di prendersi cura di Sir Harold, come tutti nella contea lo salutavano al suo passaggio.
Quando non lo portava al parco, Puffetta si premurava di fargli il bagno nella sua vasca profumata alle essenze di lavanda e gelsomino, di preparargli pranzo e cena a base di bocconcini al sushin (gusto sconosciuto nella contea di Worshord che contribuiva ad ampliare il mistero sul prode Harold), croccantini al sesamo e, prima di dormire, una tisana di nettare di elii, di cui tutti ignoravano la provenienza.
Un pomeriggio particolarmente afoso di giugno, Harold chiede a Puffetta di accompagnarlo sulle sponde del Sunset river. Aiutato dalla mani esperte di Puffetta, Harold toglie la canottierina e con orgoglio sfoggia il petto corazzato.
“Avvertimi subito se succede qualcosa di strano” dice rivolto verso Puffetta.
Puffetta non comprende in pieno le sue parole ma, in men che non si dica, Harold sta già nuotando bellamente alla volta dell’orizzonte.
Improvvisamente inizia un fuggi fuggi generale e tutti i bagnanti scappano a gambe levate, spaventati a morte.
Un enorme coccodrillo sta strisciando lentamente le sue squame luccicanti  verso le acque del fiume.
Puffetta ballonzola sulle sue corte gambette ed agita le braccia in aria nell’inutile tentativo di attirare l’attenzione di Harold che continua a nuotare bellamente, ignaro (o meglio, così sembra) del pericolo.
Ad un certo punto, proprio quando Puffetta inizia a disperare e comincia a preoccuparsi seriamente per l’impavido Harold, questi si gira in direzione del coccodrillo e, invece di scappare come avevan fatto tutti, nuota proprio nella sua direzione.
“Bau, bau” gli rivolge un guaito sotto gli occhi increduli di Puffetta.
Il coccodrillo apre una grande bocca mostrando i denti aguzzi e tutti temono il peggio...