mercoledì 29 settembre 2010

TOMI’ ED IL PITONE DORATO

"Tomì, guarda… finalmente è arrivata l’estate! Andiamo a fare quattro zampettate sui monti?”
Mina si passa la lingua umida sul musetto asciutto ed aspetta paziente che Tomì le risponda.
“Uffa, questi maschi…” pensa mentre affonda gli occhioni nei caldi raggi di un sole dorato “son sempre così lenti a decidere!”.
“Uhm… fammi pensare un attimo” arranca Tomì. “Ma si, mi sembra una buona idea. Che ne dici se lo chiediamo anche al mio amico Ficcanaso?”
“Beh, fai come vuoi…però lo sai come va a finire quando Ficcanaso viene con noi… Andiamo sempre a metterci in un mare di guai e…”
Mina sta ancora abbaiando la fine del suo saggio ragionamento di cagnolina coscienziosa, che Tomì sta già trotterellando alla volta del portone di casa per raccontare alla sua padrona la loro proposta.
“Bau, bau”  inizia per attirare la sua attenzione.
“Che c’è?” risponde Maria dalla cucina dove sta finendo di impastare la ciambella di cui Tomì, sicuramente, farà indigestione come ogni domenica sera.
“Dove vuoi andare? A fare un giro sui monti con Mina e Ficcananso?! Tomì, santa pazienza, non vedi che sto finendo il dolce! Se tu non fossi l’unico cane che la domenica sera cena davanti al camino con latte e ciambellone al cacao, forse avrei più tempo per portarvi a passeggio!”
Tomì abbassa il muso verso terra, avvizzisce i suoi occhioni neri e, senza emettere un suono, si allontana per tornare con in bocca le chiavi dell’auto parcheggiata sul viale d’ingresso.
Sei proprio uno zuccone – lo apostrofa dolcemente Maria – E va bene, hai vinto anche questa volta. Avanti, vai ad avvertire Mina e Ficcanaso. Io inforno il dolce, mi inciprio il naso ed andiamo sui monti per una bella passeggiata”.
Tomì non se lo fa ripetere due volte e scodinzola felice alla volta dei due amici. Ficcanaso che abita nel giardino a lato di quello di Tomì, è sempre con un orecchio alzato sulla staccionata di legno per ascoltare ogni minima conversazione dei vicini ed è quindi già bellamente al corrente della gita.
Arrivati in cima al monte, i tre amici si divertono un mondo. Vorrebbero andare fin dentro all’acqua del lago per pescare i pesciolini dorati che vi
guizzano dentro, ma lo sguardo severo di Maria toglie loro ogni velleità acquatica e si accontentano di saltellare avanti ed indietro sul bordo di quella limpida oasi azzurra.
“Avanti, piccole pesti – li chiama Maria – è ora della merenda.”
Una breve pausa per un dolcetto croccante e di nuovo i tre monelli si allontanano ballonzolando sulle zampette malferme nel terreno scivoloso dell’arena lacustre.
All’improvviso Tomì, per attirare l’attenzione dei suoi amici, si inventa una storia:
“Ma sapete chi c’era ieri, proprio qui, sotto questo sasso?” chiede.
“Bau, bau?!” replica Ficcanaso curioso.
“C’era…c’era… c’era un pitone dorato!” svela Tomì, sollevando leggermente una zampa per rendere il segreto ancora più misterioso...

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